“Se c'è un futuro,
porterà una corona
di disegno femminile.”
Aurobindo Ghose
I saggi yogini anticiparono la fisica quantistica notando che una sottile energia vibratoria è il substrato di tutto ciò che conosciamo. A differenza degli scienziati, i saggi chiaroveggenti esperirono quest’energia non solo come una vibrazione astratta, ma come espressione del divino potere femminile denominato Shakti. La parola Shakti significa “potere”, inteso come potenza della Vita. Ma i saggi tantrici non erano soddisfatti di una visione generalizzata della percezione dell’energia come Shakti. Decodificarono questo vortice di energia dando a questo “potere” un’immagine antropomorfa e un linguaggio mitico, creando così una tecnologia spirituale per vivere al meglio le qualità divine nell’energia umana. Per vivere questo introdussero delle pratiche spirituali, sadhana, focalizzate sulle figure delle Dee del pantheon Induista.
Fino a pochi decenni fa, conoscevamo significativamente soltanto gli ultimi 6000 anni della storia della civiltà umana. Le indagini sulla rivoluzione agricola, lo studio dei miti, le immagini e i reperti archeologi condotti in Anatolia (ÇatalHüyük) e in Palestina (Gerico) hanno iniziato a scandagliare strati più remoti del nostro passato, fino a raddoppiare il nostro orizzonte temporale. A differenza delle culture che avrebbero prevalso successivamente in Europa e nel bacino del Mediterraneo, le società dell'Europa del Neolitico erano egualitarie. In esse, soprattutto, il rapporto fra i sessi era equilibrato e paritario.
Gli studi e i saggi dell'archeologa MarijaGimbutas " Il linguaggio della Dea", dell'attivista sociale RianeEisler "Il calice e la spada" e della sciamana moderna VickiNoble "Il risveglio della Dea", ci conducono nella cultura dell’adesso in un luogo in cui il potere è legato al corpo, alla terra e ai ritmi della natura e in cui vengono condivisi strumenti per costruire un futuro migliore e un destino di civiltà di tipo nuovo, che sappia resistere agli integralismi e alle barbarie per una convivenza equa e pacifica di cultura/origini generi.
Nadeshwari Joythimayananda e altre donne e colleghe nel mondo, sono figlie di questa generazione che ha dato le basi per un risveglio di coscienza nella praticità e che fanno risuonare gl'insegnamenti appresi in questo presente, portando attraverso esperienze consapevoli, la presenza del cuore e la saggezza del corpo.
La saggezza delle donne in diversi luoghi e tempi del pianeta Terra, ci ha lasciato in eredità il sacro movimento consapevole del nostro corpo in armonia con la ciclicità della Natura.
Queste sacre forme in movimento sono aperte e senza copyright, vanno espandendosi ed arricchendosi a seconda delle intuizioni di chi le incontra.
Esprimersi con la danza è un rituale antico che, attraverso il movimento consapevole e l’invocazione, può risvegliare il divino femminile dall’interno. La sequenza Sacred Shapes (Forme Sacre) è un metodo dinamico che usa un linguaggio di simboli sacri per sperimentare le energie dell'Universo; "SacredShapes" muove l'energia creativa assopita e dimenticata del nostro secondo Chakra (ventre, organi genitali, relazioni, sensualità...), la fa assaporare al nostro corpo e la dona all'universo ristabilendo così un equilibrio fra ciò che sta dentro e ciò che vive fuori, affinché si possa percepire Unione.
Sono integrati negli incontri un insieme di esperienze derivanti dalla corrente yogica Shakta e dall'Ayurveda, dalla danza del tempio indiana Bharatanatyame dallo studio della mente e delle sue strategie di sopravvivenza con i principi di Expand The Box e della Terapia Prenatale e della Nascita.
Danzando la Dea è uno Spazio Sacro e protetto che, con la forza del cerchio, crea un campo tale da concederci di essere vulnerabili, fragili, potenti e consapevoli nelle varie frequenze delle Dee che vivono in noi.
Quando raggiungiamo il menarca la Natura ci dà in mano una chiave per aprire la porta dei saperi che non hanno né tempo, né luogo.
E’ nostro compito, con l'aiuto di nonne, madri, sorelle e guide, riconoscere, comprendere ed applicare nella vita quotidiana questi strumenti per vivere in armonia.
Strumenti utili per tutta la durata della vita di una Donna; questa porta, una volta aperta, ci accompagna in tutte le fasi della nostra esistenza: adolescenza, gioventù, maturità e vecchiaia.
Il movimento, per ricercare ed esprimere l’esistenza materiale-corporea e percepire lo scambio sottile e costante con l’invisibile.
La voce per esplorare la fluidità della colonna vertebrale e galleggiare nello Spazio che contiene i 4 elementi terra, acqua, fuoco e aria.
I Rituali spontanei per creare possibilità per vivere la magia della nostra più semplice essenza.
Avviene in questo modo l'armonizzazione dei nostri quattro corpi: fisico, mentale, emozionale ed energetico.
Abbiamo avuto l’onore e la grazia di aprire lo Spazio del 1° Residenziale di Danzando la Dea al Merigar con la benedizione di Lama Chogyal Namkhai Norbu e delle Danzatrici del Cielo della struttura Tibetana.
Non è una cosa che capita tutti i giorni…e noi lo abbiamo onorato e celebrato!
Unisciti a Noi se vuoi
- Ricaricarti, disintossicarti e concentrarti in un ambiente gioioso, semplice e purificante, mentre ti godi la tranquillità della natura.
- Immergerti in una pratica quotidiana di movimento, voce e rituali che ti portano all’autoconoscenza del tuo corpo di donna in tutte le tue sfumature più brillanti e scure.
- Concederti un trattamento di bellezza Ayurvedica, comprendendo che la bellezza è in ogni istante.
- Esprimerti con il movimento spontaneo che incontra e sviluppa la tua creatività.
- Dedicare tempo per immergerti nella riflessione delle origini matrifocali che incarni.
- Condividere tempo con altre persone che condividono interessi vicini ai tuoi.
- Assaporare le prelibatezze di Valentina, splendida cuoca che si occuperà del nutrimento del corpo preparando per te cibo sano e nutriente.
Questo incontro è per tutte le ragazze, donne, madri, figlie, nonne che desiderano utilizzare al meglio le forze della Natura che agiscono in noi.
“Io sono la regina sovrana,
il tesoro di tutti i tesori,
il cui respiro porta alla nascita
tutti i mondi e che si estendono oltre loro
così vasta sono in grandezza.”
Devi Sukta, Rg Veda
“Incarno la Dea quando vi è Silenzio.
Incarno la Dea quando canto l'amore che provo per tutto ciò che non conosco,
ma di cui sento la mancanza.
Incarno la Dea quando creo vita trasformando colori,
parole e idee con le mie mani.
Incarno la Dea quando mi lascio sopraffare dalle emozioni
che il mare smuove nelle mie viscere.
Incarno la Dea quando sorrido osservando le mie impronte
che radicano nella profondità della Terra.
Incarno la Dea quando mi dimeno ed entro dentro,
esploro e faccio luce sulle ombre.
Incarno la Dea quando mi riconosco in quanto Donna.”
Nadeshwari Joythimayananda