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Care amiche e amici,
vi avevo promesso un piccolo resoconto della Kalifornia.
Il viaggio è stato intenso, meraviglioso, difficile ed estremamente creativo. Un paese pieno di contraddizioni in cui mi sono conquistata la possibilità di osservare come le luci e le ombre danzavano in me.
La conferenza del SAND – science & nonduality – mi ha messo davanti ad una dura e cruda realtà: l’80% dei relatori sul palco principale sono stati uomini bianchi.
Cosa ci facevo io lì?
Forse per il fatto che sono esotica, forse perchè il mio più grande desiderio è quello di esplorare l’autenticità, forse perchè conosco parole come “neuroplasticità”, gli organizzatori mi hanno dato tanto spazio fra una miriade di conferenze di tanta testa, abbastanza cuore o poco corpo.
Ho masticato il più possibile, ho digerito il digeribile, sono grata dell’opportunità di aver dialogato con alcuni dei maggiori ricercatori di ambiti utili alla specie umana, ma comunque qualcosa è rimasto indigesto. Ne ho parlato con gli splendidi ed aperti organizzatori, Zaya e Maurizio, questi hanno risuonato con ciò che riportavo e stiamo collaborando per il nuovo SAND Italy che si terrà in Umbria a Luglio 2019. ( non ci sono ancora info dettagliate, ma questo è il sito)
Il fatto che più mi ha sorpreso ma anche rincuorato è che alla domanda di alcuni americani: “cosa ne pensi della California?”, ad un certo punto ho cominciato a rispondere in un modo che stupiva. Penso che la California sia meravigliosa, che vi sia davvero un immenso spazio fisico e mentale per creare nuove idee, possibilità e progetti, la natura è pazzesca…una specie di paradiso per chi fa il “mio lavoro”…ma le cose vanno troppo veloci, troppo tecnologiche. Sento che questo viaggio mi abbia fatto apprezzare ancora di più l’Italia e quello che la Vita mi porta a creare e condividere con questa Terra.
Parlando con molte esperte e professioniste internazionali mi son felicemente resa conto che con il progetto Matrika stiamo sviluppando qualcosa di coerente alle comprensioni emergenti anche oltreoceano.
E quindi, anche se mi è stato proposto di intraprendere qualcosa in quelle terre, si è rinforzato il mio desiderio di rimanere qui dove sento che tutti insieme siamo all’inizio di un qualcosa di profondamente coinvolgente.
Lasciando comunque aperte visite e possibilità…forse per cantare dato che mi hanno coinvolto in diversi concerti, sound journeys e addirittura un rap in sanscrito 😉 Life will show me the way.
Nelle foto da sinistra verso destra: tavola rotonda sul Sacro Femminile a SAND – Oceano Pacifico – Rap in sanscrito a SAND – Workshop Sacred Shapes – Pomeriggio con Vicki Noble a Pleasure Point