Il ciclo di Venere è legato all’antico mito sumero di Inanna che narra la discesa della Dea nell’inframondo dove può entrare solo se spogliata di tutti i suoi averi e poteri, per morire… e risorgere.
Inanna, attraverso il suo cammino, ti apre la possibilità di scoprire in te i misteri che si presentano all’entrata di ogni portale del viaggio iniziatico: sono 7 portali a scendere e 7 portali a risalire. Queste sette porte corrispondono ai sette chakra e alle sette congiunzioni che Venere fa con la Luna calante e crescente: momenti di grande intensità indicibile che possono aver bisogno di ascolto, consapevolezza e amore. Questo mito di 5000 anni fa, ci porta in luoghi della nostra psiche che non sono stati colonizzati e addomesticati. Luoghi dimenticati e forse in rovina in cui però le narrazioni patriarcali non hanno lasciato un segno profondo. Il mito di Inanna in sincronia con il transito di Venere, ti porta a riconoscere questa parte in te esiliata, separata dalla psiche e dal corpo. Questa parte è LEI, la tua voce, la tua essenza femminile, che “è” sempre, sempre è stata e sempre sarà, perché LEI è creazione. LEI è Shakti, il principio femminile nelle donne e negli uomini, in tutto.
Negli ultimi 12 anni mi sono concentrata nel creare delle mappe al femminile nel costante confronto e condivisione di vita con donne, fuori e dentro i cerchi di “Shakti Yoga”. Perché ho creato queste mappe? Perché mi mancavano gli strumenti con cui riconoscermi per poter vivere in questa società patriarcale in quanto donna. Per il mio bisogno di orientarmi, di comprendere dove sono e agire a seconda di quello che sento che sto vivendo.
Spontaneamente ho cominciato a creare delle mappe in cui mettermici dentro e sentire: posso vivere la mia vita ora attraverso questa conoscenza, questa pratica, questa consapevolezza, questa percezione… Ciò l’ho fatto in solitaria e in condivisione.
Da qualche anno sono in un nuovo ciclo, in cui sento di aprirmi a delle mappe per il genere umano che include uomini e donne e come strumento mi connetto al movimento che disegna Venere con la Terra e la Luna.
Da quando ho memoria ricordo di esser stata molto affascinata dalle stelle, dall’astrologia e dall’astronomia: strumenti a cui le nostre antenate e i nostri antenati hanno dato molta importanza nei millenni. Non casualmente la mia cultura di origine mette in atto una serie di riti e canalizzazioni studiando i moti delle stelle nel giorno della nascita. Ho tale imprinting nella memoria del mio corpo e non mi sorprende se son tanto affascinata dalle stelle.
L’astrologia ha un interessante potenziale sia da un punto di vista razionale – proprio come il meteo, ci può a grandi linee dire se dobbiamo uscire con l’ombrello o con una giacca leggera – ma anche da un punto di vista del cuore: possiamo imparare ad essere abbastanza umili da sentire e percepire nel corpo che pianeti giganti, potenti e brillanti come quelli che abbiamo nel nostro sistema solare, in un qualche modo influiscono su di noi. Pensiamo all’influsso della Luna che ha sulle partorienti, sul ciclo mestruale delle donne, sulle maree…
Quindi, perché non mettersi nell’ordine delle idee e del percepire che anche questi pianeti possano influenzare i nostri corpi?
Il movimento che ho fatto in questi ultimi anni è stato quello di passare da uno studio di astrologia dedicato a me, al mio personale piano natale, ad osservare il disegno dei pianeti nell’universo in cui abito. In particolar modo, accompagnata da veri astrologi e astrologhe (io non mi definisco assolutamente tale), ho avuto la possibilità di osservare il meraviglioso disegno che Venere compie intorno al sole connettendosi in maniera sincronica con la Terra e la Luna in momenti particolari. Questo movimento magicamente crea nella nostra galassia un fiore, il Fiore di Venere che segue il codice della Proporzione Aurea.
Guarda il video della creazione del fiore di Venere
Abbiamo dunque un’ulteriore ciclo oltre a quello della Luna: il ciclo di Venere. Proprio come la Luna ci porta degli insegnamenti, anche Venere ciclicamente ci trasmette qualcosa. Da questa consapevolezza ho percepito il bisogno di creare rete e di creare coscienza collettiva insieme partendo da ciò che la Voce di Venere ha da dirci.
Infatti, dopo un decennio dedicato ad onorare il femminile in me e nelle donne ciclando con la Luna, ora sento l’urgenza di creare rete per ciclare con Venere.
Perché Venere?
Perché è stata adorata onorata accolta e rispettata già millenni fa, se non prima, dalle tradizioni ancestrali che ci riportano una meravigliosa connessione fra il ciclo di Venere e la storia di Inanna, un’antica Dea Sumera.